A seguito dell’aggressione russa dell’Ucraina e della conseguente adozione di sanzioni contro la Federazione Russa da parte dell’Unione Europea e di altri Paesi, le attività commerciali e di investimento nel Paese sono fortemente limitate e ad alto rischio. Il clima imprenditoriale è ulteriormente peggiorato dalle contromisure prese dalla Russia in risposta alle sanzioni. Contestualmente, il quadro macroeconomico del Paese si è drasticamente deteriorato (il crollo del PIL e’ stimato a -10% nel 2022 e l’inflazione raggiungerebbe valori tra il +15% e il +20% su base annua) e le previsioni sono caratterizzate da elevata incertezza, rischi al ribasso ed estrema volatilità.
In particolare, le misure sanzionatorie via via introdotte dall’Unione Europea colpiscono numerose personalità ed entità russe con il congelamento dei beni e il divieto di ingresso nel territorio unionale, nonché prevedono significativi divieti e restrizioni nei settori finanziario, commerciale, energetico, dei trasporti, della tecnologia e della difesa.
In sintesi, il quadro sanzionatorio dell’Unione Europea prevede:
- nel settore finanziario: la restrizione dell'accesso ai mercati dei capitali primari e secondari dell'UE per talune banche e società russe; il divieto di effettuare operazioni con la Banca centrale russa e la Banca centrale della Bielorussia; il blocco dell'accesso a SWIFT per talune banche russe e bielorusse; il divieto di fornire banconote denominate in euro alla Russia e alla Bielorussia: il divieto di finanziamenti o investimenti pubblici in Russia; il divieto di investire o contribuire a progetti cofinanziati dal Fondo russo per gli investimenti diretti;
- nel settore dell’energia: il divieto di importazione di carbone e altri combustibili fossili solidi dalla Russia; il divieto di esportazione verso la Russia di beni e tecnologie nel settore della raffinazione del petrolio; il divieto di effettuare nuovi investimenti nel settore dell'energia della Russia.
- nel settore dei trasporti: la chiusura dello spazio aereo dell'UE a tutti gli aeromobili di proprietà russa o immatricolati in Russia; la chiusura dei porti dell'UE alle navi russe; il divieto di accesso all'UE per i trasportatori su strada russi e bielorussi; il divieto di esportazione verso la Russia di beni e tecnologia nei settori aeronautico, marittimo e spaziale.
- nel settore della difesa: il divieto di esportazione verso la Russia di beni e tecnologie a duplice uso potenzialmente in grado di contribuire alle capacità di difesa e sicurezza della Russia; il divieto di commercio di armi.
- nel commercio di materie prime e altri beni: il divieto di importazione dalla Russia nell'UE di prodotti siderurgici, legno, cemento, prodotti ittici e liquori; il divieto di esportazione verso la Russia di beni di lusso
Per una panoramica più dettagliata si raccomanda di visionare i seguenti siti delle istituzioni europee:
Misure restrittive dell'UE nei confronti della Russia in relazione all'Ucraina (dal 2014)
Sanctions adopted following Russia’s military aggression against Ukraine
Le contromisure adottate dalla Federazione Russa in risposta alle sanzioni, principalmente per evitare un crollo del sistema economico e finanziario, prevedono, tra l’altro, stringenti restrizioni e divieti nei movimenti di capitale e valuta, richieste di modifiche dei termini contrattuali di pagamento nel settore energetico, la legalizzazione del c.d. import parallelo e limitazioni all’esportazione dalla Russia di alcune tipologie di macchinari e attrezzature tecnologiche, nonché prodotti alimentari di prima necessità. Restano valide, inoltre, le contromisure commerciali adottate dalla Russia nel 2014, in particolare nel settore agroalimentare.
Per richieste di assistenza in relazione alle problematiche derivanti dal conflitto russo-ucraino e dal quadro sanzionatorio sopra menzionato, è possibile rivolgersi all’ “Unità di crisi per le imprese” appositamente istituita presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, scrivendo alla casella di posta elettronica dedicata: export.crisiucraina@esteri.it.
Si segnala, infine, che dal momento dell’avvio delle attività militari russe e in sintonia con i partner europei, ogni attività promozionale e di finanza agevolata con la Russia è stata sospesa.
Per ulteriori informazioni in merito alla situazione economica e al rischio Paese si veda anche infoMercatiEsteri